CARMINE MESSINA: Silenzio e Grida

Quello che mi colpisce nel percorso artistico di Carmine Messina è l’apparente contraddizione tra due realtà: quella delle sue marine, così silenti, pacate, orizzontali, distese nel loro mondo solitario e dei suoi fiori, così vitali, prorompenti, dai ritmi vorticosi, dagli andamenti verticali.
Sono due tematiche che fanno parte della sua realtà creativa, della sua poetica, probabilmente del vissuto quotidiano e si esprimono alternandosi a seconda degli stati d’ animo.
Questi due mondi ogni tanto si incontrano, in alcune opere ci appaiono insieme: la marina rimane distesa e silenziosa sulla sfondo, mentre i fiori, le piante o gli arbusti, si stagliano in primo piano, con la forza del loro colore acceso e della stesura materica, in rilievo.
Sono mondi paralleli che comunicano tra loro mantenendo la distanza dei piani spaziali, attraverso i quali, Messina, realizza gran parte delle sue opere. Egli costruisce le sue tele attraverso una serie di piani che vanno in profondità, raramente vi si legge una prospettiva, un punto di fuga, mantiene così una spazialità regolare che lascia l’occhio dell’osservatore vagare e vagabondare all’interno dell’opera, come a passeggiare su quelle spiagge sferzate dal vento, seguendo quel lembo di mare centrale, che si lascia a volte schiacciare da terra e cielo, altre, arriva al bordo del quadro quasi a sfiorarci.
Messina usa la spatola, i tocchi sono più decisi e taglienti di quelli morbidi e arrotondati del pennello, la superficie risulta più frastagliata e vibrante alla luce. Passa dall’impasto materico e corposo dei soggetti floreali, alla stesura più calibrata e controllata delle marine.
La tensione, il vortice, il gesto nervoso si stempera nella raffigurazione dei paesaggi marini, come se in essi placasse il senso di ricerca, di sperimentazione, di mescolanze coloristiche ardite e ritrovasse “la strada di casa”, quella conosciuta, che si scioglie in tonalità cromatiche tenui e sfumature mai troppo contrastate: i blu, gli azzurri, i violetti, i rosa, gli ocra, e una pioggia infinita di bianchi: tutta luce e spuma di mare.
E’ da queste marine poco chiassose, riservate nella loro semplice bellezza, che nasce l’emozione, la poesia, un senso di appartenenza a quei luoghi senza anima viva, ma che vivono e si animano nei nostri occhi e dentro il nostro cuore.
Le marine di Carmine Messina ci catturano senza far rumore: il vento e il mare gridano in silenzio.

È stato definito il pittore delle marine, ma non solo, Messina è anche il pittore dei fiori, dei paesaggi, e delle composizioni astratte. Toscano di origine, Carmine Messina si avvicina alla pittura per hobby, affinando sempre più la sua tecnica particolare e personalizzata della spatola e aggiungendo materia e movimento a ogni opera, miscelando con sapienza la forza del colore alla delicatezza del gesto pittorico..

Affiorano nelle sue tele i rumori del mare agitato ma anche il silenzio e la quiete delle sue spiagge in inverno, il vento che soffia sugli gli arbusti e la calma quasi malinconica dell’autunno. Insegue costantemente immagini di orizzonti e di natura incontaminata.

La sua ricerca è in continua evoluzione ma centrata su una precisa identità: una pittura a metà strada tra l'astratto e il figurativo, fortemente materica, caratterizzata dal colore e dalla luce, una pittura che cerca la comunicazione tra il visivo e il tattile.

E’ l’apparente contraddizione tra le varie realtà dipinte dall’artista che colpisce: quella delle sue marine, così silenti, pacate, distese nel loro mondo solitario, quella dei suoi fiori, così vitali, prorompenti, dai ritmi vorticosi, dagli andamenti verticali che stupisce e affascina l’osservatore e quella degli orizzonti infiniti che catturano la nostra vista fino a farci perdere il senso del tempo.

I fiori che l'artista dipinge sembrano reali. Lo sfondo, generalmente astratto e neutro, dà risalto al soggetto in primo piano. La luce si insinua tra le spatolate di colore e illumina l'immagine che comunica così tutta la sua espressività suscitando sensazioni e sentimenti sempre nuovi e positivi in chi osserva le sue opere.

Possiamo ammirare nei quadri di Carmine Messina una capacità descrittiva dei vari elementi naturali caratterizzata da una profonda volontà di sintesi rappresentativa. La sua gestualità lascia intendere una sicurezza tecnica non indifferente ben supportata da un linguaggio innovativo in continua evoluzione stilistica.

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